ChatBot in WordPress

Landbot è una piattaforma che permette di integrare un ChatBot direttamente in un sito web, senza particolari conoscenze tecniche. Vediamo come funziona.

Un Chatbot non è in grado di sostituirsi a un operatore umano, tuttavia è utile perché è in grado di svolgere alcune mansioni importanti nella gestione della relazione con i visitatori.

In particolare può acquisire e registrare informazioni immesse dai visitatori (cosa cercano sul sito, cosa non riescono a trovare, quali solo i loro interessi) e i loro dati di contatto. Il ChatBot può anche fornire informazioni utili, in particolar modo quelle che vengono spesso richieste dai visitatori del sito.

La scelta di Landbot è interessante perché ci permette di installare un ChatBot che funziona direttamente all’interno del nostro sito web, lavora 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza interruzioni, e ci offre la possibilità di eseguire l’installazione e la configurazione senza dover scrivere codice di programmazione.

Bello anche l’editor, che permette di disegnare i flussi del ChatBot in modo visuale e intuitivo.

Come usare Landbot

Il primo passo è quello di creare un proprio account sul sito web di Landbot. Una volta registrati, inizia la costruzione del bot. Si parte dal messaggio di benvenuto, che possiamo personalizzare e arricchire con un’immagine.

In questo modo abbiamo un primo blocco di partenza (welcome block), al quale collegare nuovi blocchi, creando così il nostro flusso, come ad esempio quello mostrato in figura.

I blocchi che abbiamo a disposizione per comporre il nostro flusso sono tanti, alcuni tuttavia disponibili sono nella versione premium di Landbot. Vediamo quelli più utili:

  • Send a message: il blocco per la pubblicazione di un messaggio in chat, che può apparire anche senza una precedente azione del visitatore.
  • Ask a question: si tratta di una serie di blocchi, finalizzati a chiedere informazioni al visitatore che può interagire premendo bottoni, inserendo il suo indirizzo, scegliendo una tra più opzioni, inserendo date, indirizzi email, URL, inviando file, rispondendo si o no.
  • Power-UPS: sono blocchi che permettono di sfruttare funzionalità avanzate, come ad esempio A/B Test (dividere i visitatori su due percorsi, per sperimentare quale sia il più efficace), risposte dipendenti da espressioni logiche, collegamenti ad altri ChatBot, scelta di percorsi diversi in base a precedenti risposte date dall’utente e memorizzate in variabili.
  • Integrations: blocchi che permettono di integrare Landbot con altre piattaforme, quali Google Analytics, Google Fogli, MailChimp, Salesforce, Stripe, Zapier.

Pubblicare il ChatBot

Una volta creato il nostro ChatBot e testato con la funzione “Preview”, possiamo estrarre da Landbot il codice necessario per integrarlo con il nostro sito WordPress. Nel menù di Landbot la voce “Share” ci permette di decidere le modalità di visualizzazione del ChatBot, tra le quattro disponibili:

  • Fullpage: in questo caso il ChatBot ha a disposizione una sua intera pagina web, il cui codice viene fornito interamente da Landbot. Si può salvare l’intero codice HTML in un file con estensione “.html”, creando così una pagina web statica.
  • Popup: il codice fornito da Landbot (da ora in poi lo chiameremo “script di integrazione“) deve essere inserito nella sezione body (vedremo tra poco come fare) in tutte le pagine del sito nelle quali vogliamo che si apra il popup di ChatBot.
  • Embed: possiamo definire la larghezza, espressa in pixel, della fascia orizzontale che si sovrappone alle pagine web, e che permette al visitatore di parlare con il ChatBot. Anche in questo caso viene fornito lo script di integrazione da inserire nella sezione body.
  • LiveChat: il ChatBot apparirà sul lato destro delle pagine web, posizione tipica per le chat nei siti web. Il meccanismo di inserimento avviene anche in questo caso mediante lo script di integrazione fornito da Landbot.

Una volta deciso come il ChatBot dovrà apparire sul nostro sito, non resta altro che renderlo pubblico.

Negli ultimi 3 casi, per i quali è necessario l’inserimento dello script di integrazione all’interno della sezione body delle pagine web, dobbiamo poter intervenire sul nostro sito web, con modalità che dipendono dal CMS (Content Management System) ossia dal software che abbiamo utilizzato per realizzare il sito.

Se prendiamo in esame il caso più comune, ossia un sito sviluppato con la piattaforma WordPress, vedremo che possiamo procedere modificando direttamente il tema, oppure utilizzando un plug-in (software aggiuntivo).

ChatBot inserito nel tema di WordPress

In questo caso è preferibile avere dimestichezza con l’editor del tema di WordPress, perché inserimenti errati possono danneggiare il sito web. Vediamo come procedere:

  • Ingresso in bacheca: entriamo nell’area di gestione del sito, utilizzando le nostre credenziali di accesso, in qualità di amministratore;
  • Editing del tema: dalla voce di menù “Aspetto”, e “Editor del tema”, si entra nella maschera che permette di modificare i file del tema. WordPress ci avverte che si tratta di un’operazione delicata;
  • Modifica header: dall’elenco dei file del tema, che compare a destra, dobbiamo individuare quello che si chiama header.php, e inserire lo script di integrazione subito dopo la riga che contiene il tag “body”. Nel caso in figura, il codice va aggiunto dopo la riga 34 e prima della riga 35, creando lo spazio necessario.

ChatBot inserito tramite un plug-in

L’inserimento mediante plug-in è più semplice, e offre anche il vantaggio di non modificare il tema e di poter accendere/spegnere il ChatBot con un semplice click.

Il plug-in scelto è Code Snippets, che ci permette di aggiungere codice al nostro sito web, operando da una maschera intuitiva e pratica, senza dover intervenire direttamente sul sorgente del tema WordPress che stiamo utilizzando. Vediamo come fare:

  • Installazione di Code Snippets: dalla voce di menù “Plugin” e “Aggiungi nuovo”, cerchiamo Code Snippets, premiamo i pulsanti “Installa” e poi “Attiva”. Apparirà nel menù di WordPress una nuova voce “Snippets”.
  • Creazione dello snippet: dal menù di WordPress selezioniamo la voce “Snippets” e poi “Aggiungi nuovo” e procediamo come segue:
    • diamo un titolo allo snippet, ad esempio “Abilita il ChatBot”;
    • copiamo nell’area intitolata “Codice” il blocco di istruzioni add_action riportate sotto;
    • incolliamo lo script di integrazione sotto la riga “metti qui..”;
  • Attivazione del ChatBot: non resta altro che selezionare “Attivo solo nell’area pubblica”, salvare e verificare che il ChatBot appaia correttamente nel nostro sito.
add_action( 'wp_footer', function () { ?>
 <!-- metti qui sotto il codice fornito da LandBot -->

<?php } );

Conclusioni

Abbiamo visto come integrare un semplice ChatBot in WordPress, operando con una interfaccia intuitiva, senza la necessità di sviluppare codice.

Esistono soluzioni molto più sofisticate, dove spesso è necessario utilizzare Python e Javascript, due linguaggi di programmazione web, con la possibilità di creare ChatBot completamente personalizzati e ben integrati con altre fonti di informazione. Questo tuttavia comporta costi maggiori e tempi di progettazione e di sviluppo lunghi.

La scelta Landbot è utile per iniziare a entrare in modo soft nel conversational marketing, e sperimentare nuove tecniche per rendere più coinvolgente e diretta la relazione con i visitatori del sito.

Esistono altre piattaforme ChatBot più indicate nel caso si voglia estendere la medesima possibilità di conversazione anche sui social, in particolar modo basate su Facebook Messenger, quali ad esempio ManyChat.

Ovviamente, per arrivare a un risultato funzionale ed efficace, bisogna progettare la conversazione definendo prima i nostri obiettivi (ad esempio lead generation) e poi individuare quali siano le domande alle quali dovrà rispondere il nostro ChatBot. Un valido aiuto può arrivare dall’analisi delle F.A.Q. (Frequently Asked Questions) nel caso siano presenti nel nostro sito.